La Carta d’intesa delle scuole Penny Wirton

Per scaricare e leggere la Carta d’intesa, clicca qui sotto:

Carta d’intesa Scuole Penny Wirton 2019

Questo è il testo, senza i moduli di richiesta del consenso che sono contenuti nel PDF:

 

PREMESSA

La scuola Penny Wirton è nata a Roma nel 2008. Per sostenerla è stata fondata nel 2010 anche l’Associazione Penny Wirton, di cui è Presidente Eraldo Affinati.

L’Associazione Penny Wirton, con sede legale a Roma, dal 2016 è iscritta nel Registro regionale del volontariato del Lazio nella sezione cultura con il n. 357.

L’Associazione Penny Wirton è proprietaria del marchio Penny Wirton, regolarmente depositato e registrato.

Lo scopo primario dell’Associazione Penny Wirton è l’insegnamento della lingua italiana agli immigrati attraverso la sua Scuola Penny Wirton, direttamente legata all’Associazione omonima.

Il presidente Eraldo Affinati ha diffuso la conoscenza della sua scuola e del suo stile di insegnamento anche al di fuori di Roma, da Milano a Messina.

 Ogni scuola Penny Wirton è indipendente e autonoma dal punto di vista gestionale e amministrativo e si può appoggiare ad associazioni locali; ma tutte sono collegate, nelle finalità e nel modo di operare, alla scuola Penny Wirton di Roma.

Per ribadire la comunità di intenti e il nostro stile unitario elenchiamo qui di seguito i principi basilari e irrinunciabili di questo tipo di insegnamento ai quali le diverse scuole Penny Wirton presenti in Italia sono chiamate ad aderire.

Le scuole Penny Wirton già in funzione e quelle che eventualmente nasceranno dovranno firmare in calce la Carta di intesa; Eraldo Affinati farà seguire per ognuna il suo consenso scritto e firmato.

 

CARTA DI INTESA SUI PRINCIPI BASILARI E INDEROGABILI DELLA SCUOLA PENNY WIRTON

 

  1. La scuola è gratuita, apartitica e aconfessionale.
  1. La scuola accoglie sempre e accoglie tutti lungo tutto il corso dell’anno scolastico, fino all’ultimo giorno, anche per una volta sola.
  1. La scuola non ha classi ma attua l’insegnamento uno-a-uno (o per piccoli gruppi) perché ogni persona è un caso a sé e come tale va considerato.
  1. La scuola non richiede iscrizione formale. Si procede soltanto alla registrazione dell’allievo (dati anagrafici e residenza).
  1. La scuola fornisce i materiali didattici indispensabili allo svolgimento delle lezioni.
  1. Non si danno voti: l’insegnamento ha lo scopo di aiutare la persona a migliorare il più possibile la propria conoscenza della lingua italiana, tenendo presente le situazioni di partenza.
  1. Non si considerano negativamente le assenze, perché stimiamo che gli allievi Penny Wirton siano assenti solo per cause serie e attendibili (ad esempio lavoro, anche saltuario).
  1. L’insegnamento non parte da teorie universali o da categorie grammaticali ma dalle persone: il punto di forza di ogni lezione è nella relazione personale diretta che si stabilisce, in forme dissimili, tra chi impara e chi insegna.
  1. Le lezioni in ogni caso non sono mai semplice e casuale intrattenimento, ma promuovono gradualmente e rigorosamente un percorso didattico per l’uso e la conoscenza della lingua italiana secondo la progressione dal facile al difficile.
  1. Si usano strumenti costruiti appositamente sull’osservazione degli immigrati, dal manuale ai giochi didattici e tutto ciò che promuove la conoscenza e l’uso della lingua e che si mostra, alla prova, utile ed efficace a stimolare l’ascolto, la lettura, la scrittura e l’oralità (manuale Italiani anche noi. Il libro della scuola Penny Wirton, pp. 360, Erickson, Trento 2019; eserciziario Italiani anche noi. Il libro degli esercizi della scuola Penny Wirton, pp. 280, Erickson, Trento 2019).
  1. L’insegnante volontario non deve necessariamente possedere diplomi specialistici, ma deve mostrarsi adeguato alla funzione; deve inoltre saper mantenere una relazione personale costruttiva sia con gli studenti sia con i colleghi.
  1. L’insegnante volontario deve assicurare una continuità responsabile e non un apporto solo occasionale; sarà cura della scuola informarlo sui metodi e sugli strumenti in uso.
  1. L’insegnante volontario deve sapersi rendere intercambiabile rispetto ai colleghi, in modo da assicurare una continuità didattica collettivamente curata che possa ovviare alle prevedibili discontinuità di frequenza sia di allievi sia di insegnanti.

A questo scopo l’insegnante volontario segna la propria presenza, la data e il nome dell’allievo registrando sinteticamente l’argomento svolto in una scheda personale dell’allievo, che verrà datata e aggiornata ogni volta e consentirà la continuità didattica di cui si è detto.

  1. La scuola dedica un’attenzione particolare e didatticamente accurata agli allievi che sono in maggiore difficoltà, cioè a quelli che non conoscono l’alfabeto latino e ancora di più a chi non è mai stato a scuola ed è perciò analfabeta totale.
  1. La scuola promuove l’insegnamento tra pari con la partecipazione volontaria di studenti stagisti italofoni (alternanza scuola – lavoro o libera iniziativa), ai quali si darà l’aiuto necessario consentendo loro di affiancare insegnanti già esperti per potersi poi rapidamente rendere indipendenti.
  1. La scuola può rilasciare attestati di partecipazione e frequenza sia ai volontari, sia agli allievi.
  1. La collaborazione tra colleghi è garanzia di continuità e di tenuta. Il coordinamento fra le varie realtà italiane della Penny Wirton è utile a tutti per scambiare esperienze e informazioni. È auspicabile che si tengano periodicamente incontri fra i referenti e altri volontari delle varie Penny Wirton italiane.
  1. È bene che ogni scuola Penny Wirton disponga di un profilo Facebook di facile consultazione per lo scambio di notizie e buone pratiche in ogni momento.
  1. Ogni scuola indicherà un referente e un recapito (indirizzo postale, mail e numero telefonico).
  1. Ogni scuola presenterà ogni anno, secondo la consuetudine peraltro già consolidata, una breve notizia della sua attività.
  1. Ogni scuola che abbia sottoscritto la carta e ricevuto il consenso formale di Eraldo Affinati può adottare il marchio depositato (la casina con la scritta “Penny Wirton Scuola di italiano”) da affiancare all’intitolazione “Scuola Penny Wirton + Località”.
  1. L’Associazione Penny Wirton, proprietaria del marchio, si riserva di ritirare il proprio consenso nel caso in cui per fatti ed eventi accaduti fossero messi a rischio l’immagine e la fama della scuola.